Siracusa, al termine il secondo corso per guide ambientali della Rete museale degli Iblei

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«Termina, con grande successo, la seconda edizione del corso per guide ambientali, escursionistiche ed etnoantropologiche diretto e curato dal divulgatore scientifico, naturalista e formatore Paolino Uccello, organizzato e promosso dal Sistema rete museale Iblei, ente del terzo settore impegnato nella conduzione dell’Ecomuseo degli Iblei, ambito riconoscimento regionale del 2020». Lo comunica Cetty Bruno, direttrice della Rete museale degli Iblei, che aggiunge: «L’ente, nel suo obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del territorio siracusano, con i formatori del corso ne esamina tesori archeologici, storici, naturali e paesaggistici nell’intento di formare guide ambientali ed escursionistiche, con un’attenzione particolare al percorso di antropizzazione compiuto dall’uomo ibleo, progenitore delle genti di Hyblon, le cui testimonianze sono conservate in tanti musei tematici della Rete museale».

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Il corso della durata di 220 ore, si è tenuto nella sede legale dell’ente a Canicattini Bagni per la parte teorica e per la parte escursionistica ha visto i corsisti inerpicarsi fra boschi collinari, come il Bosco di Santa Maria e Bosco Cardinale  e scendere nelle fresche cave di Contessa, il Vallone di Figghiu Figghiu, Valle dell’Anapo ecc.

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Hanno fatto parte del corso anche la conoscenza del mar Mediterraneo per fare snorkeling e conoscerne, con i docenti Antonio Drosi e Alfredo Milazzo, la diversità biologica e la storia delle varie civiltà di cui è stato volano di sviluppo. E, ancora, le Riserve naturali Orientate della Sicilia orientale e le motivazioni della loro istituzione, partendo da Vendicari, 44 km più a Sud di Tunisi come albergo degli uccelli, per passare alla Valle dell’Anapo con la foresta ripale e la vita segreta delle cave iblee. Grande spazio è stato riservato al riconoscimento su campo delle piante fito-alimurgiche e a quelle officinali con la preparazione di olioliti, acetoliti, enoliti e picate nonché l’uso dell’alambicco. Fra i tanti laboratori didattici che hanno arricchito il corso, quello di cucina siciliana, di tintura naturale, di scalpellino, di lavorazione della canna, di tecniche d’intreccio delle fibre ecc.

Le lezioni hanno previsto l’inquadramento geologico degli Iblei con il geologo Emanuele Annino e i beni demo etnoantropologici, tema affrontato dall’esperto catalogatore del Servizio Beni storico-artistici e D.E.A. della Soprintendenza di Siracusa, Giuseppe Implatini.

Spazio anche alla splendida Riserva Naturale di Vendicari, da Eloro a Cittadella dei Maccari, la cui conoscenza è stata approfondita da un punto di vista archeologico da Gabriella Ancona del Servizio Beni archeologici della Soprintendenza di Siracusa, e da quello naturalistico con l’intervento sulla migrazione degli uccelli di Paolino Uccello. Tra i siti archeologici visitati Cozzo Guardiole, I Cugni di Ragusa, i DDieri di Baulì e Pantalica con le sue necropoli, per finire sul tema “Siracusa ed il suo territorio in età paleocristiana: Catacombe maggiori e minori” tenuto da Gioacchina Tiziana Ricciardi, responsabile della Pontificia Commissione della Sicilia sud-orientale e archeologa della Soprintendenza di Siracusa.

Il corso ha riservato particolare attenzione all’inclusione di persone con gravi disabilità motorie, che hanno potuto godere di esperienze escursionistiche immersive in luoghi inaccessibili.

Paolino Uccello, contento dei risultati conseguiti, ringrazia lo staff della Rete museale che lo collabora per l’ottima organizzazione e dichiara: «Termino con le frasi dei corsisti, che hanno definito il corso una immersione nella natura, nelle nostre radici, nella bellezza dell’arte e nel valore dell’artigianato aretuseo».

Nella foto, Paolino Uccello

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